[cmsms_row data_width=”boxed” data_padding_left=”3″ data_padding_right=”3″ data_color=”default” data_bg_color=”#ffffff” data_bg_position=”top center” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_size=”cover” data_bg_parallax_ratio=”0.5″ data_color_overlay=”#000000″ data_overlay_opacity=”50″ data_padding_top=”0″ data_padding_bottom=”50″][cmsms_column data_width=”1/1″][cmsms_image align=”none” animation_delay=”0″]52|https://pierstefanodurantini.it/wp-content/uploads/2018/03/3-IMG_Scuola-MediaCMelone-580×387.jpg|project-masonry-thumb[/cmsms_image][cmsms_text animation_delay=”0″]

Proseguono gli incontri gestiti dalla redazione de L’Agone con le scuole del territorio. Lo scorso 22 gennaio uno dei redattori della testata ha tenuto un breve seminario presso l’Istituto Comprensivo Statale Corrado Melone di Ladispoli. Tema principale dell’incontro, che si è svolto nell’accogliente sala teatro dell’Istituto, è stato il concetto di legalità e relativi stili di vita che non la contemplano affatto.
Gli allievi che hanno partecipato appartenevano a tre classi della terza media e a una seconda. Un’età estremamente delicata e di passaggio per questi giovani adolescenti, non più bambini, ma ancora molto fragili nel loro affacciarsi alla vita.
Dopo i saluti di rito e l’introduzione della professoressa Stefania Pascucci, chi scrive ha illustrato il concetto di legalità facendo riferimento all’etimologia della parola, alle sue implicazioni nella vita quotidiana, nonché alle fonti del Diritto, con una particolare attenzione al fondamentale ruolo della Costituzione della Repubblica Italiana.
Poi i ragazzi hanno ascoltato la lettura di un brano del libro “A Mano Libera, Donne tra Prigioni e Libertà”, nello specifico lo scritto di una giovanissima detenuta del carcere di Rebibbia, che racconta la sua difficile situazione personale e familiare di forte contrasto coi genitori sfociata in una repentina discesa nell’inferno della dipendenza da droghe e alcool e poi terminata con l’arresto, ma pure la sua strenua volontà di un pronto riscatto e di una forte voglia di vivere risollevandosi da questa delicata situazione.
Questa storia ha particolarmente colpito i ragazzi che hanno interagito con l’interlocutore il quale, conoscendo molto bene questa delicata vicenda, ha risposto alle tante sollecitazioni e curiosità degli allievi, colpiti soprattutto dall’aspetto umano della vita di una giovane poco più grande di loro tristemente immersa in una realtà tanto difficile.
Ciò ha consentito di fornire agli studenti fondamentali strumenti di informazione ed educazione sul pericolo dell’abuso di sostanze stupefacenti e alcool, che statisticamente è purtroppo molto diffuso tra i giovani e i giovanissimi.
Al termine sono stati brevemente analizzati e commentati alcuni articoli tra quelli che costituiscono i principi fondamentali della Costituzione e i diritti e i doveri dei cittadini.
I ragazzi, tutti molto attenti e interessati durante le due ore dell’intervento, hanno dimostrato una rara capacità di ascolto, di empatia con una storia e una tematica così forte, nonché un’importante disponibilità al confronto, merito sicuramente del quotidiano lavoro svolto a scuola con le insegnanti.

©2018 Pierstefano Durantini

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