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In questa torrida estate gli effetti del cambiamento climatico sono evidenti. I fiumi sono in secca, i bacini lacustri si ritirano e l’emergenza acqua è in atto. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza nel Lazio stanziando 19 milioni di euro. Nonostante il palese prosciugamento del lago di Bracciano, la Regione guidata da Zingaretti ha concesso alla municipalizzata ACEA (di cui il Comune di Roma detiene il 51%), che aveva minacciato il razionamento della fornitura idrica per i cittadini romani, di proseguire nei prelievi di acqua che sono scesi da 1100 litri al secondo, ai 400 fino al 10 agosto, 200 fino alla fine del mese e poi lo stop totale dal 1° settembre. Il Tribunale superiore delle Acque, ritenendo prevalente l’interesse per la salute dei cittadini sulla tutela ambientale del lago, ha accolto il ricorso della Sindaca di Roma Raggi annullando il blocco totale alla captazione dal lago e quindi ACEA proseguirà col prelievo di 400 litri al secondo. Il cambiamento climatico non è una previsione di scienziati catastrofisti, bisogna agire di conseguenza ora modificando il nostro stile di vita e consumo.

©2017 Pierstefano Durantini

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