[cmsms_row data_padding_bottom=”50″ data_padding_top=”0″ data_overlay_opacity=”50″ data_color_overlay=”#000000″ data_bg_parallax_ratio=”0.5″ data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center” data_bg_color=”#ffffff” data_color=”default” data_padding_right=”3″ data_padding_left=”3″ data_width=”boxed”][cmsms_column data_width=”1/1″][cmsms_image align=”none” animation_delay=”0″]769|https://pierstefanodurantini.it/wp-content/uploads/2018/03/8-Bracciano-Via-Omo-Morto-1-580×435.jpg|project-masonry-thumb[/cmsms_image][cmsms_text animation_delay=”0″]
Le autovetture non rispettano i limiti di velocità? Non serve installare autovelox o dossi artificiali per ottenere un effetto deterrente. Basta lasciare che le strade si deteriorino col tempo, senza effettuare la necessaria manutenzione. Saranno gli agenti atmosferici come pioggia, neve e ghiaccio, grazie anche a materiali non sempre di primissima qualità, a usurare la sede stradale che comincerà a cedere creando buche che metteranno a dura prova gli pneumatici e gli ammortizzatori delle automobili, che quindi saranno obbligate a rallentare a costo zero per le casse comunali. Per i motociclisti, invece, i rischi sono molto più elevati, perché aumenta la probabilità di caduta con le relative pericolose conseguenze. Per correttezza d’informazione questa immagine notturna si riferisce a via dell’Omo Morto a Bracciano.
© 2015 Pierstefano Durantini
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