[cmsms_row data_width=”boxed” data_padding_left=”3″ data_padding_right=”3″ data_color=”default” data_bg_color=”#ffffff” data_bg_position=”top center” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_size=”cover” data_bg_parallax_ratio=”0.5″ data_color_overlay=”#000000″ data_overlay_opacity=”50″ data_padding_top=”0″ data_padding_bottom=”50″][cmsms_column data_width=”1/1″][cmsms_image align=”none” animation_delay=”0″]134|https://pierstefanodurantini.it/wp-content/uploads/2018/03/1-IRA_0209-Asta-Idrometrica-Anguillara-580×386.jpg|project-masonry-thumb[/cmsms_image][cmsms_text animation_delay=”0″]
«Chiare fresche e dolci acque…» cantava Petrarca nel XIV secolo e pure a un livello troppo alto se si fa riferimento al livello del lago in questi ultimi tempi. Infatti dopo anni in cui si lamentava un’altezza delle acque troppo bassa, dovuto pare a un travaso verso l’acquedotto di Civitavecchia, adesso la situazione si è totalmente invertita e all’inizio della scorsa primavera si è arrivati fino a oltre un metro sullo zero idrometrico. Pare che l’emissario Arrone non riesca a scaricare come dovrebbe le acque del lago, anche se peraltro il suo contributo è sempre stato molto limitato. In questi giorni di caldo estivo il livello è intorno allo zero e già si vedono i pesanti effetti sulla battigia ridotta al minimo, ma che accadrà quando in autunno presumibilmente arriveranno le prime piogge?
©2015 Pierstefano Durantini
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