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Queste sono alcune delle parole del capogruppo della Lega Nord al Parlamento Europeo, tale Mario Borghezio, uno che rappresenta l’Italia a Bruxelles: «…condivido al 100% le idee di Anders Breivik, sono buone, in qualche caso sono ottime!». Le ha dette il 25 luglio scorso durante un’intervista a Radio 24 dopo la strage, avvenuta solo tre giorni prima, di 76 innocenti perpetrata in Norvegia con una tremenda esplosione a Oslo e con una mortale caccia all’uomo sull’isola di Utoya. Neanche la sua collega nonché compagna di merende sull’isola di Lampedusa, la leader del partito xenofobo francese Front National, Marine Le Pen è arrivata a tanto, dissociandosi da tutti coloro che condividevano le idee del terrorista norvegese anzi espellendoli dal suo partito.
Ancora, lo scorso 26 maggio, in merito all’arresto dopo oltre 10 anni del generale serbo Ratko Mladic, teneramente definito il boia Srebenica, colui che si rese responsabile del massacro, grazie anche al colpevole immobilismo del contingente olandese dell’ONU, di migliaia di bosniaci trucidati durante un’ignobile operazione che nulla aveva a che vedere con la guerra: «…per me Mladic resta un eroe per il suo popolo, i patrioti sono patrioti e per me lui lo è!». Un criminale di guerra pari ai gerarchi nazisti viene scambiato, da questo signore con un sottomento stile pellicano, per un eroico e patriottico soldato.
Non è finita qui, solo un paio di mesi fa in merito al grave problema dei rifiuti a Napoli, il diversamente magro parlamentare europeo affermò: «…dobbiamo stare lontani da quello schifo di città, buttiamola. I napoletani non fanno parte dell’Europa civile e noi vogliamo essere liberi da questa città che puzza di rifiuti e camorra. Bisognerebbe fare una pulizia radicale!».
Qualcosa di analogo disse lo scorso anno nei confronti degli abruzzesi, vittime del terremoto: «…l’Abruzzo è un peso morto, come del resto anche il sud: questa parte di Paese non cambia mai!». Secondo il corpulento Mario gli abruzzesi perdevano tempo a lamentarsi invece di darsi da fare come era accaduto in Veneto.
E non dimentichiamoci che questo signore è lo stesso che alcuni anni or sono andava di notte sotto i ponti per dar fuoco ai cartoni dove riposavano accampati alcuni senza fissa dimora e altri immigrati. Sempre lui, quello che andava su e giù per i corridoi dei treni regionali armato di sapone e disinfettante per pulire e decontaminare i sedili, a suo dire sporcati dai rotondi fondoschiena delle infette prostitute africane.
Ma Mario Borghezio è pure uno strenuo difensore dei valori cristiani, patrimonio spirituale della civile Europa, contro l’assalto dell’Islam. E allora eccolo qualche anno fa con un maiale al guinzaglio, che pascola beato (chi dei due?!?) su un campo dove di li a poco si intendeva costruire una moschea.
Mario il paffuto è anche un profondo conoscitore della storia, infatti per lui partigiani e repubblichini pari sono, forse è per questo che vorrebbe abolire il 25 aprile: «…perché in un Paese civile come gli Stati Uniti d’America, dopo un po’ hanno smesso di celebrare la guerra civile!».
Qualcuno potrebbe obiettare che queste sono solo le sparate di un uomo politico di secondo piano, un leghista verace che parla alla pancia della gente. Errore gravissimo, perché si può essere in disaccordo con certe becere affermazioni, ma Mario Borghezio è sincero e dice quel che il suo cervello partorisce, i suoi elettori la pensano come lui. La Lega Nord altro non è che questo, un mix di egoismo, provincialismo e xenofobia, il tutto condito da una buona dose di ignoranza e raccoglie consensi attraverso questi discutibili ragionamenti.
Del resto il suo leader indiscusso Umberto Bossi, pure Ministro della Repubblica, è colui che disse sugli immigrati: «…fora di ball!». Roberto Maroni, il Ministro dell’Interno, si bea del fatto che il Parlamento, grazie ai voti della maggioranza che sostiene il Governo Berlusconi, ha appena trasformato in legge il suo decreto che allunga fino a diciotto mesi il periodo di reclusione nei Centri di Identificazione ed Espulsione per gli immigrati irregolari. Uomini e donne che vengono trattenuti e rinchiusi, in questa sorta di moderni lager con cancelli, filo spinato e reti metalliche, senza aver commesso alcun reato.
La Lega è riuscita, attraverso un’operazione martellante di ripetizione continua di certi concetti decisamente discriminatori e a tratti razzisti, a trasmettere all’opinione pubblica ignorante il concetto di clandestinità come sinonimo di delinquenza. Il che è assurdo perché clandestino vuol dire senza documenti o coi documenti non in regola e afferisce all’essere di una persona e non ai suoi comportamenti, abbiano essi rilevanza penale o meno. Ma ormai l’equazione clandestino uguale delinquente è divenuta patrimonio del sentir comune della gente, pure grazie a certi organi d’informazione tutt’altro che impeccabili dal punto di vista deontologico.
La Lega Nord e certi suoi autorevoli esponenti sono il simbolo del decadimento morale e civile della nostra Nazione. L’Italia è sempre stata la culla della cultura, un esempio di tolleranza e di apertura agli usi e costumi del resto del mondo da cui è stata sempre positivamente contaminata.
Il nostro Stato ha visto nel secolo scorso milioni di suoi cittadini migrare in giro per il mondo in cerca di migliori condizioni di vita. Siamo cresciuti grazie alle loro rimesse e ora non meritiamo determinati ragionamenti, così come certi rappresentanti politici.
Questo Paese ha perso la memoria storica del suo passato e si è talmente incattivito e chiuso, che dopo certe allucinanti esternazioni, che hanno addirittura messo in discussione le nostre relazioni diplomatiche con la Norvegia, il rotondo capogruppo della Lega Nord al Parlamento Europeo Mario Borghezio non è stato cacciato via dal suo partito, ma solo sospeso per tre mesi, un’inezia.
Verrebbe voglia di rivalutare quel gruppo di ragazzi che alcuni anni fa, riconoscendolo su un treno, lo scaraventarono fuori perché non gradivano la sua presenza. Mario sei espulso!!!

©2011 Pierstefano Durantini

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